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Salvavita®

 

Quanto costa sostituire un interruttore differenziale Salvavita®?

Gli impianti elettrici e i guasti non sono tutti uguali, quindi è difficile stabilire un prezzo unico per tutti i casi. Bisogna innanzi tutto capire perchè è accaduto quindi agire di conseguenza.

Il prezzo varia molto anche tra marca e marca ed attualmente  esistono ben 4 tipologie differenti  in base alla destinazione d'uso.

Solitamente la sostituzione di un Salvavita®  base in un quadro/centralino di
appartamento già esistente costa circa € 150,00+iva (inclusa manodopera).

Nel caso di collocazione del Salvavita® vicino al contatore elettronico ENEL
il prezzo cambierà poichè le correnti di guasto della corrente di cortocircuito
 saranno più elevate di quelle all'interno dell'appartamento.

Sotto i prezzi stimati per l' installazione delle varie tipologie  (iva esclusa)

Tipo Salvavita® Quadro a valle del contatore Quadro in appartamento
AC 185,00 € 150,00 €
A 225,00 € 185,00 €
F 245,00 € 205,00 €
B 650,00 € 650,00 €

Come detto sopra attualmente esistono ben 4 tipologie differenti di Salvavita® :

Tipo AC (base) per dispersioni in corrente alternata : è il modello standard

Tipo A (evoluzione dell' AC e sostituto futuro):  per dispersioni in corrente alternata parzializzate o sovrapposte a una corrente continua. Sono le dispersioni tipiche delle correnti di guasto a terra degli apparecchi contenenti componenti elettronici  come i diodi, ponti raddrizzatori di vario tipo, led e dimmer per la regolazione di lampade.


Tipo F
(per inverter): sono una evoluzione dei tipo A, hanno inoltre la capacità di rilevare e interrompere anche correnti differenziali multifrequenza tipiche degli inverter utilizzati per l’azionamento di motori, ormai di impiego comune su diversi elettrodomestici quali lavatrici, condizionatori, pompe di calore.
 Essi hanno hanno una elevata immunità ai disturbi contribuendo così,  a risolvere il fastidioso problema degli scatti intempestivi che la presenza dei moderni elettrodomestici contribuisce a provocare.

Tipo B (raggruppa i vari tipi ed estende ulteriormente la protezione ) :è in grado di coprire in pratica qualunque applicazione. Infatti, gli interruttori di tipo B sono sensibili anche alla corrente differenziale continua senza ondulazione, positiva o negativa, alla corrente differenziale alternata, alla sovrapposizione di corrente differenziale alternata e corrente differenziale continua, alla corrente differenziale proveniente da raddrizzatori.
Le applicazioni includono gli inverter per l’azionamento dei motori, i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici, gli impianti fotovoltaici, i sistemi di accumulo,  le macchine biomedicali
,  i convertitori statici in genere.

 

A cosa serve un Salvavita®?


Il Salvavita® interrompe l’alimentazione dell’impianto elettrico in caso di dispersione elettrica generata da una perdita di isolamento di un cavo. Un esempio: un filo di una lavatrice che in seguito alle vibrazioni o quello di un forno a causa del calore si rovina e tocca nella massa metallica dell' elettrodomestico; in assenza di Salvavita® il contatto delle mani, o altre parti del corpo,con la massa metallica porterebbe ad un fenomeno di elettrocuzione (cioè "prendere la scossa").

Il Salvavita®, meglio definito come interruttore differenziale, è il punto di partenza per un impianto sicuro.

Il D.M. 37/08 (ex legge 46/90) obbliga l'installazione del "Salvavita" su tutti gli impianti elettrici.

Ho il salvavita oppure no?


Il "Salvavita" generalmente si trova all'interno del quadro elettrico vicino al contatore oppure  nel centralino dell'appartamento.
E' riconoscibile perché ha una una levetta che serve per  per ridare corrente all'impianto elettrico ed ha un pulsante grigio, blu, bianco o altro colore con una T (test) che serve per verificarne il corretto funzionamento con indicazioni del tipo 25A  0,03A o similari.

Funziona il mio salvavita?


Per saperlo dovete premere il pulsantino bianco o blu posto sullo stesso e, se funziona, scatterà la levetta verso il basso, togliendo alimentazione all'impianto elettrico.
Questa prova andrebbe eseguita una volta al mese.

Attenzione :
Se l'interruttore differenziale funziona con il tasto di prova vuol dire che è vivo, ma non è detto che sia in ottima salute. La certezza sul suo funzionamento la si ha solo simulando, con un apposito apparecchio, in dotazione ai migliori installatori, una dispersione di corrente. Tale apparecchio restituisce anche il valore della resistenza di terra in modo tale da verificare l' adeguatezza del "Salvavita" a detto impianto.

I "Salvavita" di ultima generazione dotati di riarmo automatico, hanno spesso integrata anche la funzione di "Autotest" evitando così all'utente di effettuare la sopraddetta prova e garantendo il regolare funzionamento dello stesso..

Se avete dubbi, potete inviarci una foto del vostro dispositivo su WhatsApp.
 Noi vi risponderemo GRATIS.

Perchè si guasta il Salvavita®?


La prima cosa da fare è capire perchè si è guastato o bruciato onde evitare il ripetersi del problema. Lo scatto del Salvavita® è sinonimo di dispersione di corrente e la prima prova da fare è quella di staccare tutte le prese degli elettrodomestici principali per assicurarsi che non dipenda da uno di essi.
Inoltre, il Salvavita®, si guasta anche per usura ed essendo dotato di componentistica elettronica al suo interno sarebbe consigliabile sostituirlo almeno ogni 10 anni.

 

Cosa è il Salvavita®


L'interruttore differenziale (detto anche "Salvavita®" dal nome commerciale coniato dalla bticino) è un dispositivo elettrotecnico in grado di interrompere un circuito in caso di guasto verso terra (dispersione) o folgorazione fase-terra.
I cavi che conducono la corrente elettrica sono generalmente due: la fase e il neutro. Poichè la corrente entra dalla fase, percorre i circuiti ed esce dal neutro, in condizioni normali quella entrante deve essere uguale a quella uscente. Se ciò non accade significa che una parte di essa sta percorrendo strade diverse, come il corpo umano in caso di scossa elettrica (contatto diretto) o per cedimento dell'isolante, ad esempio, di un elettrodomestico collegato all'impianto di terra.
L'interruttore differenziale confronta continuamente la corrente entrante con quella uscente e scatta quando avverte una differenza.

In figura è rappresentato un contatto diretto: in sua assenza le correnti A e C sono uguali e il differenziale non interviene, ma nel caso specifico C=A-B, per cui il differenziale avverte una differenza pari a B e se questa è superiore alla sua soglia di sensibilità, interviene.

E' importante far notare che la presenza di un impianto terra efficiente in caso di dispersione produce lo sganciamento del "Salvavita" in maniera automatica. Altresì in caso di sua assenza il suo intervento si realizza solamente dopo una dolorosa scossa prodotta dalla corrente che attraversa il corpo verso terra, come disegnato nel figura sopra e,  a causa della differente resistenza del corpo umano, in tempi difficilmente quantizzabili. Non è raro assistere a casi di scosse che non producono nessun effetto sul "Salvavita" a causa dell'elevato isolamento da terra dell'individuo (la sostituzione di una lampadina in piedi sopra una scala di legno isolata dal pavimento, ad esempio).

Tuttavia l'interruttore differenziale n
on offre alcuna protezione contro sovracorrente o cortocircuito tra fase e fase o tra fase e neutro, per i quali è invece richiesto un interruttore magnetotermico. Sono molto diffusi in commercio apparecchi che integrano entrambi i dispositivi (vedi figura sopra), altrimenti si parla di interruttori differenziali puri.



Il D.M. 37/08 (ex legge 46/90) obbliga l'installazione del "Salvavita" su tutti gli impianti elettrici.

 


È possibile richiedere questi servizi contattandoci ai numeri

 347 - 71 54 657
 


o anche scrivendo all’indirizzo email per un preventivo

info@gamberucci.it

info@elettritec.it

 

 

 

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